Consigli utili

Curare le tue orchidee con piccoli accorgimenti

Adori le piante di orchidee, ma pensi di avere il “pollice nero”? Ecco qualche piccolo consiglio che ti farà cambiare idea…

Curiosità in pillole

La pianta di orchidee è una specie floricola la cui origine è davvero antichissima, c’è chi la fa risalire addirittura a circa 65 milioni di anni fa (periodo Cretaceo), ma le prime vere testimonianze della sua presenza, da parte dell’uomo, risultano in Cina, circa 3000 anni fa.

Si narra che anche in Giappone, intorno al 250 a.c. l’Imperatore Shi-Kotei, disperato perchè la sua consorte Yohki-Hi non riusciva a dargli l’erede al trono, decise di spargere per le stanze della sua Principessa la fragranza di un bellissimo Cymbidium ensifolium, con 13 steli fiorali… e poco dopo la principessa concepì il primo dei 13 figli.
Il nome orchidea fu usato per la prima volta da Teofrasto, filosofo dell’antica Grecia, che visse tra il VI ed il V secolo a.C. e che scrisse il primo trattato sistematico di botanica farmaceutica, in cui si parla di alcune piante che presentavano due tubercoli rotondeggianti alla base delle radici.

Proprio per via di questa somiglianza con i testicoli dell’uomo Teofrasto le chiamò “Orchis”, che in greco significa appunto “testicoli” e da cui il nome di orchidee.

Il vero interesse verso le piante di orchidee in Europa, quale oggetto raffinato e ricercato, si ebbe nel XIX secolo con Darwin, che ne studiò le specie e le tecniche di riproduzione.

Sono ormai passati più di due secoli da quando le prime orchidee tropicali sono giunte in Europa, eppure ancora oggi continuano ad essere un pianta elegante, ricercata e oggetto di continuo studio.

Ambiente ottimale per la pianta di orchidee

La pianta di orchidee predilige:

  • le temperature miti (non inferiori ai 16 gradi e non superiore ai 28 gradi);
  • molta luce (mai diretta, meglio se filtrata da una tenda);
  • gli ambienti con una buona umidità dell’aria.

Cosa fare praticamente per curare al meglio la vostra pianta di orchidee

La mia attrazione naturale per le piante di orchidee mi ha portato, da molti anni, a prendermi cura di loro per abbellire la mia casa e per migliorare il mio umore, semplicemente osservandole.

Vi invito a seguire i miei pochi e “amatoriali” consigli pratici che seguono e vi garantisco che una volta fiorita la vostra pianta di orchidee non potrete più fare a meno del tocco di colore e di raffinatezza che conferisce all’ambiente in cui é collocata.

  • Innaffiate la pianta di orchidee, per immersione in una bacinella, evitando le foglie o dall’alto verso le radici, evitando sempre le foglie.
  • Preferite vasi trasparenti, per far penetrare la luce anche alle radici e che facciano defluire l’acqua (evitandone il ristagno).
Consigli per capire ogni quanto innaffiarla.

In primavera e in estate la vostra pianta di orchidee vi richiederà abbondante acqua, ma come capire quando innaffiarla?

Basta prendere in mano il vaso e se lo sentite leggero é il momento di dargli acqua, altrimenti aspettate ancora qualche giorno.

Oppure basta osservare il colore delle radici, se é verde chiaro/argento dovrete innaffiarla, altrimenti se sono verde scuro attendere.

Poi come delle brave mamme, per capire come sta la vostra pianta di orchidee, basterà osservarla e “lei” vi dirà di cosa ha bisogno.

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